ITINERARIO DA FIRENZE AL MUGELLO

Comuni coinvolti: Firenze, Fiesole, Vicchio, Borgo San Lorenzo, Vaglia

L’itinerario parte dalla città di Firenze, da Santa Maria Novella, come tutti gli altri itinerari, per poi arrivare alla villa della prima giornata, distante “due piccole miglia” dalle mura della città: da qui si possono ammirare “i macigni di Settignano”. Si continua verso ovest sino alla villa della terza giornata, passando per le colline fiesolane di Camerata. A Fiesole viene ambientata la novella di Monna Piccarda, che aveva un podere vicino al Duomo. Continuando verso il Mugello si arriva a Vicchio, dove è ambientata la novella di Giotto e Forese da Rabatta. Da qui si prende la via verso il santuario di San Cresci in Valcava, simbolo della Cristianità, nel Comune di Borgo San Lorenzo. Il percorso continua, quasi riprendendo quello fatto da Giotto e Forese, sui loro ronzini, mentre ritornavano a Firenze e si arriva a Monte Senario, dove ancora si possono ammirare le celle dei sette santi che si ritirarono per seguire la loro vocazione di Servi di Maria. La bellezza e la suggestione di questi luoghi hanno evocato l’unica novella, narrata personalmente da Boccaccio nell’introduzione della quarta giornata dove: il protagonista Filippo Balducci, ormai vedovo si rifugia in una grotta di monte Senario con il figlio di due anni, per sfuggire alle ricchezze e frivolezze della città di Firenze. Vi è una distinzione fra la vita in montagna fatta di umiltà, preghiera e solitudine e la vita in città piena di meraviglie, ornamenti e diletti. Il percorso prosegue verso la città di Firenze ammirando Monte Morello; e passando da Pian del Mugnone si continua poi lungo il Mugnone dove sono ambientate le novelle di Calandrino Buffa e Buffalmacco e le osservazioni sulle pietre che si trovavano nel letto del fiume: fra esse ve ne era una che dava la proprietà dell’invisibilità, ossia l’elitropia.

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