La Toscana di Boccaccio

Il progetto “La Toscana di Boccaccio: itinerari culturali nel paesaggio toscano attraverso il Decameron”, si propone di ricostruire, tramite l’analisi del Decameron, i paesaggi del Trecento, paesaggi espressivi di un forte valore identitario e vivacemente evidenziati da Giovanni Boccaccio.
Partendo quindi dalla sua opera principale e cogliendo l’occasione del settimo centenario, nel 2013, dalla sua nascita, si punta alla valorizzazione del paesaggio storico, letterario e artistico derivante dallo studio e dall’analisi del Decameron attraverso la creazione di itinerari culturali che valendosi delle novelle famose in tutto il mondo mettano in evidenza i caratteri trecenteschi del paesaggio che ancora oggi permangono: un percorso nella Toscana del Trecento, attraverso le novelle di Boccaccio, interessando piccoli paesi, città importanti, colline, fiumi, boschi e montagne.
Gli itinerari culturali creati saranno quattro: verranno coinvolti circa trenta Comuni toscani, e tutte le Province della Regione Toscana.
Il primo itinerario partirà da Firenze e arriverà sino a Pontremoli, interessando i Comuni di Campi Bisenzio, Prato, Pistoia, Lamporecchio, Altopascio, Pisa, Livorno, Mulazzo, Pontremoli.
Il secondo collegherà Firenze con il Mugello, passando per Fiesole, Vicchio, Borgo San Lorenzo, e Vaglia con il Monte Senario. È l’unico percorso che inizierà e finirà nello stesso punto: la chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, proprio là dove si incontrarono i dieci giovani protagonisti del Decameron.
Il terzo itinerario si svilupperà per il Valdarno Superiore, passando da Laterina, e terminerà ad Arezzo, con la famosa novella del pozzo di Tofano.
L’ultimo itinerario, il più lungo, concentrato nella provincia di Siena, collegherà la città di Firenze con Radicofani. I Comuni coinvolti saranno: Tavarnelle val di Pesa, Certaldo, San Gimignano, Casole D’Elsa, Siena, Rapolano Terme, Buonconvento, Monticiano, Montalcino, Pienza, San Quirico D’Orcia, Castiglione D’Orcia, Radicofani, Santa Fiora, San Casciano dei Bagni.
In alcuni punti gli itinerari si intrecceranno con la Via Francigena: fra le righe del Decameron risalta infatti quanto questa Via sia stata importante nel Trecento e nei secoli precedenti, e come la sua presenza, e il conseguente rapporto fra l’uomo ed il contesto intorno, abbiano favorito e influenzato i borghi/Comuni che sorgono sul suo percorso.
Gli itinerari culturali nel paesaggio toscano attraverso il Decameron diventeranno quindi un veicolo di comunicazione, di scambio culturale e strumento per consolidare l’identità dei luoghi, collegandosi più di ogni altra cosa al paesaggio e alla cultura ad essi legata. Attraverso un nuovo sistema di conoscenze, verranno evidenziati quei luoghi che comunicavano e tutt’oggi comunicano sensazioni particolari, esaltando ambiente, storia, cultura e tradizioni di chi quei luoghi abita.
Tale progetto è finalizzato alla valorizzazione del paesaggio culturale che le novelle di Boccaccio concorrono a rendere un bene da conoscere, tutelare e tramandare, combinando insieme un doppio impegno: “divulgare la cultura attraverso i luoghi e salvaguardare i luoghi attraverso la cultura”.
Attraverso la sensibile attenzione di una “rete di istituzioni locali”, come indicato nel PIT al punto 7.2.2.3, si vuole riscoprire un territorio e attivare un reale processo di attenzione e attrazione del patrimonio ambientale e paesaggistico della Toscana con l’obiettivo di “conoscere e far conoscere” il mondo che Boccaccio evidenzia nelle sue novelle: puntando sul binomio Cultura e Toscana si intende dare un valore aggiunto al patrimonio collettivo esaltando bellezza ed eccezionalità di quei paesaggi che con il loro equilibrio e la loro attrattività ancora sono testimonianza di grande ricchezza.
Il progetto di ricerca darà vita nel 2013 alla creazione degli itinerari culturali che porteranno ad una lettura della cultura toscana attraverso una chiave particolare che è quella dell’artista Giovanni Boccaccio, che, con uno sguardo ampio e lontano, ben seppe leggere la società di quel tempo, una società, che seppur devastata dal dramma della peste, trovava in sè stessa la forza per riscoprirsi e riscoprire tutte le ricchezze che aveva intorno.

di Antonella Piras

Regione Toscana

Comune Coordinatore – Comune di Vicchio

 

 

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