Il percorso parte da Firenze, dalla chiesa Santa Maria Novella per poi giungere a Piazza Ognissanti e a Porta al Prato. Continua verso Peretola dove è ambientata la novella di Chichibio, per proseguire verso Campi Bisenzio, là dove aveva il suo podere Federico degli Alberighi che sacrifica il suo falcone per offrire un pranzo decoroso alla sua amata Monna Giovanna. Si continua verso Prato dove viene cambiato lo statuto pratese grazie all’abilità di Madonna Filippa, e si prosegue sino a Pistoia dove nell’avello fuori dalla chiesa di San Francesco era stato sepolto Scannadio. Si continua per Lamporecchio con la famosa novella di Masetto che per guadagnarsi da vivere si reca in un monastero di sole donne dove fingendosi muto, raccoglie i desideri delle monache e della badessa sicure del suo silenzio. Si seguita il cammino verso Altopascio, ricordata nel Decameron per il suo “Calderon d’Altopascio”, una minestra data ai pellegrini che passavano lungo la Via Francigena diretti a Roma. Altopascio era nota nell’antichità per la presenza di luoghi di assistenza e accoglienza. Una diramazione del percorso ci conduce verso Pisa e poi Livorno, precisamente a Montenero, dove si recavano i nobili pisani per riposare e respirare aria fresca. Continuando verso nord si arriva alla foce del fiume Magra, terra ricca di castelli, e si prosegue verso Pontremoli, in Lunigiana, dove viene ambientata la novella di un giovane monaco che viveva in “uno monistero già di santità e di monaci più copioso che oggi non è”.